Teatro Ponchielli – La Prosa

La Prosa 2013.2014 presenta un fil-rouge che lega buona parte degli spettacoli in programma: la distorsione della realtà, attraverso l’illusione, la menzogna e l’inganno condizione, per altro, piuttosto ricorrente dei giorni nostri.

La stagione inaugura con una vera “chicca” non solo per gli amanti del teatro di prosa ma anche per i melomani e per gli appassionati della musica colta.

Anche i fuori abbonamento riservano una bella sorpresa a tutti coloro che vorranno brindare col Teatro all’arrivo del nuovo anno.

Nella stagione 2013.2014 continueranno le fortunate e molto apprezzate iniziative collaterali nate lo scorso anno: Dialoghi con aperitivo intorno al teatro per conoscere da vicino le compagnie ospiti in cartellone, palare di teatro attraverso le voci di chi il teatro lo fa, creare momenti di incontro e confronto fra pubblico e artisti e Diritto di Critica, concorso di critica teatrale rivolto agli studenti delle scuole secondarie di II°.

SPETTACOLI IN ABBONAMENTO

giovedi 12 dicembre ore 20.30

venerdi 13 dicembre ore 20.30

ANTIRUGGINE/JOLEFILM/FONDAZIONE TEATRO REGIO DI TORINO

VERDI, NARRAR CANTANDO

di Marco Paolini e Mario Brunello

collaborazione alla drammaturgia e ai testi Gerardo Guccini

arrangiamenti e orchestrazione Stefano Nanni

Marco Paolini voce narrante

Mario Brunello violoncello

Francesca Breschi maestra del coro

Stefano Nanni armonium

Coro popolare formato dal pubblico

disegno luci Daniele Savi

suono Gabriele Turra

regia Marco Paolini e Cesar Brie

Anche la stagione di Prosa rende omaggio, in modo del tutto speciale e originale, al grande compositore Giuseppe Verdi di cui, nel 2013, ricorre il bicentenario della nascita.

E lo fa inaugurando il cartellone con uno spettacolo che vedrà il pubblico protagonista insieme a Marco Paolini e a Mario Brunello di un intenso racconto “musicato” di un uomo che non è stato solo uno straordinario compositore ma è stato anche librettista, regista, impresario, patriota e politico.

Verdi , narrar cantando racconterà di alcune parti significative della vita di Verdi e anche la straordinaria descrizione giornalistica dei funerali del Maestro a Milano con un bagno di folla degno di un re.

Non è solo uno spettacolo pensato per ricordare Verdi, ma per far sentire come egli sia parte di una cultura popolare italiana ancora molto attuale.

Il violoncello di Brunello ci porterà nel mondo dei temi più popolari di Verdi; per sottolineare questo aspetto l’esecuzione dei cori di alcune opere sarà affidata al pubblico in sala, accompagnato dall’armonium di Stefano Nanni.

Lo spettacolo sarà preceduto da una lezione di canto, tenuta da Francesca Breschi, per insegnare al pubblico testi e musiche dei cori che verranno poi eseguiti all’interno dello spettacolo.

Le lezioni si terranno il 12 e il 13 dicembre alle ore 18.00 nel Ridotto del Teatro.

giovedi 16 gennaio ore 20.30

venerdi 17 gennaio ore 20.30

LA COMPAGNIA DI TEATRO DI LUCA DE FILIPPO

ELLEDIEFFE

TEATRO STABILE DELL’UMBRIA

LA GRANDE MAGIA

di Eduardo De Filippo

con Luca De Filippo, Massimo De Matteo, Nicola Di Pinto, Carolina Rosi, Giovanni Allocca, Carmen Annibale, Gianni Cannavacciuolo, Alessandra D’Ambrosio, Antonio D’Avino, Paola Fulciniti, Lydia Giordano, Daniele Marino, Giulia Pica

scene e costumi Raimonda Gaetani

luci Stefano Stacchini

consulenza magica Bustric

regia Luca De Filippo

A chi gli chiedeva cosa aveva voluto dire con La Grande Magia, Eduardo rispondeva che “la vita è un gioco, e questo gioco ha bisogno di essere sorretto dall’illusione, la quale a sua volta deve essere alimentata dalla fede….Ogni destino è legato ad altri destini in un gran gioco eterno del quale non ci è dato scorgere se non particolari irrilevanti”.

“É un Eduardo cinico e disincantato quello che scrive La grande magia. Ci consegna l’immagine di un’Italia immobile, prigioniera di circostanze immutabili, un Paese che si lascia scivolare in un insensato autoinganno: come Calogero Di Spelta, preferisce credere che Marta, la moglie, non sia fuggita con l’amante, bensì che lo attenda chiusa nella piccola scatola di legno che l’illusionista Otto Marvuglia gli ha consegnato…

Nella Magia è palesemente dichiarato anche il gioco del metateatro, non solo un espediente drammaturgico ma anche una intima e accorata riflessione, che è giusto ricordare al pubblico, ma che mai sovrasta la finalità principale della commedia: raccontarci una storia, appassionarci a una vicenda umana, filtrata dalla lente di una straordinaria poesia.” Luca De Filippo

martedi 28 gennaio ore 20.30 (diversaMente)

E.R.T. EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE

TEATRO STABILE DEL VENETO

FONDAZIONE TEATRO METASTASIO DI PRATO

IL SERVITORE DI DUE PADRONI

da Carlo Goldoni

drammaturgia Ken Ponzio

con Marco Cacciola, Giovanni Franzoni, Federica Fracassi, Roberto Latini, Annibale Pavone, Lucia Perasa Rios, Massimiliano Speziani, Rosario Tedesco, Elisabetta Valgoi

scene e costumi Annalisa Zaccheria

luci Robert John Resteghini

suono Franco Visioli

regia Antonio Latella

“La menzogna è il tema che appartiene totalmente a questa commedia. Dietro la figura di Arlecchino (Truffaldino) la commedia si nasconde a se stessa, mente. Dietro agli inganni, ai salti, alle capriole del servitore più famoso del mondo la commedia mente agli spettatori: il personaggio che tanto li fa ridere è insieme tutte le menzogne e i colori degli altri personaggi. È uno specchietto per le allodole e sposta il punto di ascolto dell’intera commedia. Non c’è una figura onesta, tutto è falso, è baratto, commercializzazione di anime e sentimenti […] Cosa resta? Il vuoto, graffiato dal sorriso beffardo delle maschere. […] Il vuoto, forse l’orrore della nostra contemporaneità. L’orrore dell’uomo che davanti al peso del denaro perde peso […]” (Latella)

Dopo aver diretto il pluripremiato Un tram che si chiama desiderio, continua la collaborazione di Antonio Latella con E.R.T. con la messa in scena de Il Servitore di due padroni dalla commedia di Carlo Goldoni; “da Goldoni” come lui stesso spiega, perché questo Servitore è una totale riscrittura che vuole prendere forza dalla nostra tradizione per lanciarsi in avanti, nel tempo che deve venire.

martedi 4 febbraio ore 20.30

mercoledi 5 febbraio ore 20.30

Omaggio a Massimo Castri

TEATRO METASTASIO STABILE DELLA TOSCANA

LA CANTATRICE CALVA

di Eugène Ionesco

traduzione Gian Renzo Morteo

con Mauro Malinverno, Valentina Banci, Fabio Mascagni, Elisa Cecilia Langone, Sara Zanobbio, Francesco Borchi

scene e costumi Claudia Calvaresi

progetti luci Roberto Innocenti

musiche Arturo Annecchino

regia Massimo Castri

in collaborazione con Marco Plini

Eugene Ionesco, è con Samuel Beckett, il rappresentante più famoso di quella corrente teatrale contemporanea definita “teatro dell’assurdo” che porta in scena i nodi esistenziali dell’uomo moderno: incomunicabilità, falsità di rapporti, routine, difficoltà a dare un senso all’esistenza.

I protagonisti sono due anonime coppie inglesi – gli Smith e i Martin – rappresentati come gli archetipi della borghesia; parlano ma non comunicano, limitandosi a uno scambio di frasi banali e convenzionali, non pensano perché hanno perso la capacità di pensare, non esprimono emozioni e passioni, né le comunicano agli spettatori. Sono prigionieri del conformismo, simili ad automi viventi, senza alcuna sostanza psicologica. Il risultato è una situazione paradossale, comico-grottesca in cui i protagonisti dialogano sul nulla.

Massimo Castri, scomparso il 21 gennaio 2013, era considerato, con Luca Ronconi, il nome di punta della regia italiana contemporanea. La cantatrice calva è il suo ultimo spettacolo.

martedi 25 febbraio ore 20.30

mercoledi 26 febbraio ore 20.30

ASSOCIAZIONE TEATRALE PISTOIESE

in collaborazione con VALZER S.R.L.

L’IMPRESARIO DELLE SMIRNE

di Carlo Goldoni

con Valentina Sperlì, Roberto Valerio, Antonio Iuorio, Nicola Rignanese, Massimo Grigò, Federica Bern, Alessandro Federico, Chiara Degani, Peter Weyel

scene Giorgio Gori

costumi Lucia Mariani

luci Emiliano Pona

adattamento e regia Roberto Valerio

Composta nel 1759, l’opera è una splendida e divertente commedia che presenta un impietoso ritratto dell’ambiente degli artisti di teatro, ambiente che Goldoni conosce a fondo.

La vicenda, ruota attorno ad un gruppo di attori, uomini e donne, tutti pettegoli, invadenti, boriosi e intriganti che, disperati e affamati, vivono per un breve attimo l’illusione della ricchezza nella speranza di riuscire a partire per una favolosa tournée in Oriente con Alì, ricco mercante delle Smirne, intenzionato a formare una compagnia d’Opera, e tornare carichi d’oro e di celebrità.

L’impresario delle Smirne è un grande affresco, una cantata corale affidata all’insieme della compagnia che lo rappresenta: ogni personaggio, dal Turco al servitore, si rivela incisivo, necessario in un “divertissement d’ensemble” che restituisce il clima lezioso e libertino dell’epoca; ma che allo stesso tempo offre l’occasione per porsi alcune domande di sconcertante attualità: che importanza ha l’Arte e in modo specifico l’Arte teatrale nella società contemporanea? E che ruolo riveste all’interno di suddetta Arte, l’attore? In quale modo è possibile riuscire a realizzare spettacoli di grande valore artistico senza adeguate risorse finanziarie?

martedi 11 marzo ore 20.30 (diversaMente)

FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO

OPERETTE MORALI

di Giacomo Leopardi

con Renato Carpentieri, Roberto De Francesco, Iaia Forte, Paolo Graziosi, Giovanni Ludeno, Paolo Musio, Barbara Valmorin e cast in via di definizione

scene Mimmo Paladino

costumi Ursula Patzak

luci Pasquale Mari

suoni Hubert Westkemper

adattamento e regia Mario Martone

Le Operette morali sono una raccolta di ventiquattro componimenti in prosa, dialoghi e novelle, che Giacomo Leopardi scrive tra il 1824 ed il 1832.

In essi troviamo l’anima più profonda dell’autore: il rapporto dell’uomo con la storia, con i suoi simili e in particolare con la Natura; il raffronto tra i valori del passato e la situazione statica e decaduta del presente; la potenza delle illusioni e della gloria. I temi affrontati sono fondamentali, primari: la ricerca della felicità e il peso dell’infelicità, la natura matrigna, la vita che è dolore, noia. In questo panorama di atmosfere astratte e glaciali la ragione si distingue come unico strumento per sfuggire alla disperazione.

Sfida vincente di Mario Martone, che da un capolavoro della letteratura italiana ha tratto uno degli spettacoli di maggior successo degli ultimi anni, per la terza stagione in scena.

martedi 18 marzo ore 20.30

mercoledi 19 marzo ore 20.30

POPULAR SHAKESPEARE KOMPANY

LA TEMPESTA

di William Shakespeare

con Alberto Astorri, Valerio Binasco, Fabrizio Contri, Andrea Di Casa, Simone Luglio, Gianmaria Martini, Deniz Ozdogan, Fulvio Pepe, Giampiero Rappa, Sergio Romano, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati

musiche dal vivo Gianluca Viola

musiche originali Arturo Annecchino

scene Carlo de Marino

costumi Sandra Cardini

regia Valerio Binasco

“Questo è il primo spettacolo di un gruppo di Artisti che ha deciso di sfidare i tempi bui per fare grandi classici con pochi soldi.

Ho l’onore e la fortuna di guidare questa grandiosa ensemble, e di condividere con loro i giorni della ricerca e delle prove.

Non sappiamo dove stiamo andando, ma siamo certi che non ci fermeremo.

La Tempesta è una tempesta, e si deve ballare o affondare.

Amen.

Ci chiameremo Popular Shakespeare Kompany.

La nave ha un nome, adesso.E una meta.

Si va.” (Valerio Binasco)

La nuova compagnia Shakespeare Popular Kompany di Valerio Binasco e dei suoi compagni d’avventura, nata dopo il grande successo Romeo e Giulietta, si prefigge l’impegno di portare in scena, ogni anno, un classico, con la motivazione di continuare ad offrire al pubblico grandi testi, in un momento in cui la crisi sta direzionando il teatro sempre di più verso la messa in scena di spettacoli di piccole dimensioni.

La Tempesta vedrà nel ruolo del protagonista, Prospero, lo stesso Valerio Binasco, pluripremiato sia come regista che come attore in più momenti di una carriera che spazia dal cinema al teatro a lungo a fianco di Carlo Cecchi.

giovedi 27 marzo ore 20.30 (diversaMente)

FONDAZIONE TEATRO STABILE TORINO

QUARTETT/LE RELAZIONI PERICOLOSE

di Heiner Müller

da Le relazioni pericolose

di Pierre Choderlos de Laclos

con Laura Marinoni e Valter Malosti

regia Valter Malosti

Heiner Müller, artista ribelle e contraddittorio vissuto, per scelta, nella Germania orientale, è probabilmente il maggiore drammaturgo di lingua tedesca del Novecento insieme a Bertolt Brecht.

Il suo Quartett, opera del 1982, prende ispirazione dal conturbante romanzo epistolare di Choderlos de Laclos Le relazioni pericolose scritto due secoli prima (1782).

Il romanzo di de Laclos narra le avventure di due nobili e crudeli libertini, il visconte Valmont e la marchesa di Merteuil, ed è considerato uno dei capolavori della letteratura francese.

La versione di Müller è sicuramente più brutale, atrocemente spudorata e piena di humor nero, scritta in prosa ma con una lingua dall’andamento fortemente poetico e di magmatica fisicità.

In scena Laura Marinoni e Valter Malosti, interpreti d’eccezione di questo testo complesso, ambiguo e intenso.

martedi 8 aprile ore 20.30

mercoledi 9 aprile ore 20.30

TEATRI UNITI DI NAPOLI

PICCOLO TEATRO DI MILANO-TEATRO D’EUROPA

TEATRO DI ROMA

LE VOCI DI DENTRO

di Eduardo De Filippo

con Chiara Baffi, Betti Pedrazzi, Marcello Romolo, Peppe Servillo, Toni Servillo, Gigio Morra, Lucia Mandarini, Vincenzo Nemolato, Marianna Robustelli, Antonello Cossia, Daghi Rondanini, Rocco Giordano, Maria Angela Robustelli, Francesco Paglino

scene Lino Fiorito

costumi Ortensia De Francesco

luci Cesare Accetta

suono Daghi Rondanini

regia Toni Servillo

“Eduardo De Filippo è il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea popolare, dopo di lui il prevalere dell’aspetto formale ha allontanato sempre più il teatro da una dimensione autenticamente popolare. E’ inoltre l’autore italiano che con maggior efficacia, all’interno del suo meccanismo drammaturgico, favorisce l’incontro e non la separazione tra testo e messa in scena. […]

Le voci di dentro è la commedia dove Eduardo, pur mantenendo un’atmosfera sospesa fra realtà e illusione, rimesta con più decisione e approfondimento nella cattiva coscienza dei suoi personaggi, e quindi dello stesso pubblico.” (Toni Servillo)

Le voci di dentro di Eduardo De Filippo si è aggiudicato ben cinque premi su undici alle Maschere del Teatro Italiano: migliore spettacolo della stagione teatrale 2012.13, migliore regia e migliore attore protagonista (Toni Servillo), migliore attrice non protagonista (Chiara Baffi), migliore attore non protagonista (Peppe Servillo).

SPETTACOLI FUORI ABBONAMENTO

martedi 26 dicembre ore 16.00

COMPAGNIA CORRADO ABBATI

SOGNO DI UN VALZER

operetta di Felix Dörmann e Leopold Jacobson

musiche di Oscar Straus

adattamento e regia Corrado Abbati

Sogno di un valzer di Straus è un capolavoro dell’operetta viennese, un classico, un affresco dipinto con i diversi stili del valzer.

Dopo la prima di questa sua operetta Straus ebbe a dire: “Ho scritto Sogno di un valzer con l’intenzione di eguagliare i primati della Vedova allegra o, forse, anche di superarli.

Oggi Sogno di un valzer  sicuramente merita un posto d’onore nella storia dell’operetta.

La storia d’amore che come sempre è alla base dell’operetta è una storia più vera di altre dove per arrivare al “…e vissero felici e contenti” si passa attraverso la breve avventura di una notte, una di quelle che lasciano il segno, dove l’avventura ha i colori tenui delle illusioni, della commozione e della gioia sottolineati dall’incantevole modulazione del valzer.

Ecco dunque la chiave di lettura dell’operetta di Straus: il valzer come sogno e viceversa…per regalarvi una bella storia, per regalarvi della buona musica, per regalarvi un sogno.

martedi 31 dicembre ore 22.00

mercoledi 1 gennaio ore 16.00

YLLANA/ARA MALIKIAN

PAGAGNINI

Más que un concierto!

direzione musicale Ara Malikian

Ara Malikian violino

Fernando Clemente violino

Eduardo Ortega violino

Gartxot Ortiz violoncello

regia Yllana

Hanno fatto divertire le platee di tutto il mondo e ora arrivano anche sul palco del Ponchielli per festeggiare insieme a noi un Capodanno davvero originale!

Il quartetto d’archi, capitanato dall’enfant prodige Ara Malikian, si presenta come un serissimo ensemble…ma appena si abbassano le luci in sala, fra le esecuzioni di brani di Mozart, Vivaldi e, ovviamente, Paganini, i quattro musicisti si trasformano in esilaranti showman.

PaGAGnini è la dimostrazione che si può far ridere suonando, per altro benissimo, la musica classica.

Non servono le parole a questi virtuosi dell’achetto: bastano una straordinaria mimica facciale e corporea per far partire in sala una risata contagiosa.

E non è detto che qualcuno del pubblico non diventi protagonista di questo pazzo concerto…

La sera del 31 dicembre, al termine dello spettacolo, saluteremo insieme l’arrivo del nuovo anno con uno speciale brindisi!

domenica 5 gennaio ore 16.00 e 18.00

lunedi 6 gennaio ore 16.00 e 18.00

(palcoscenico del Teatro – posti disponibili a recita: 160)

CA’ LUOGO D’ARTE

UN CANTO DI NATALE

racconto in musica

testo Marina Allegri

regia Maurizio Bercini

con Giulio Canestrelli, Alberto Branca, Pier Giorgio Gallicani, Francesca Grisenti

musiche originali di Paolo Codognola

eseguite dal vivo da Paolo Codognola, Nicholas Forlani, Stefano Schembari

scene ideate e costruite nei laboratori di Ca’ Luogo d’Arte da Maurizio Bercini, Ilaria Commisso, Donatello Galloni

costumi Stefania Coretti

luci Maurizio Bercini, Alejandro Zamora

dai 5 anni

In una piccola scena adagiata sulla cartina di Londra tre musicisti accompagnano il racconto.

Il racconto è uno dei più conosciuti di Charles Dickens: Il Canto di Natale.

Non fa sconti Dickens nel Canto di Natale, il cattivo è decisamente cattivo, il povero è proprio povero, il freddo è tagliente. Ma…qualcosa può accadere, cambiare non è impossibile ed è nelle nostre mani, nelle mani degli adulti.

Gli adulti che, visitati dagli spiriti del passato, del presente e soprattutto del futuro, possono e devono cercare di mutare le ombre di questa storia per darle un lieto fine.

E il Natale non è deve essere l’unico giorno dell’anno in cui si possono unire affetti e rivivere legami, ma “ogni giorno” può essere considerato una festa, magari senza regali, perché in fondo è…

…“Natale se lo vuoi

né asini né buoi

ci siamo solo noi

Un pensiero in armonia

le luci nella via

basta anche la torta di mia zia”

LA PROSA 2013.2014 GLI ABBONAMENTI

ABBONAMENTO A (7 spettacoli)

Verdi, narrar cantando (12 dicembre)

La grande magia (16 gennaio)

La cantatrice calva (4 febbraio)

L’impresario delle Smirne (25 febbraio)

Operette morali (11 marzo)

La tempesta (18 marzo)

Le voci di dentro (8 aprile)

ABBONAMENTO B (7 spettacoli)

Verdi, narrar cantando (13 dicembre)

La grande magia (17 gennaio)

Il servitore di due padroni (28 gennaio)

La cantatrice calva (5 febbraio)

L’impresario delle Smirne (26 febbraio)

La tempesta (19 marzo)

Le voci di dentro (9 aprile)

Prezzi abbonamenti A e B (7 spettacoli)

Platea e palchi € 129,00

Galleria €   89,00

Loggione €   65,00

ABBONAMENTO C

Verdi, narrar cantando (13 dicembre)

Il servitore di due padroni (28 gennaio)

L’impresario delle Smirne (26 febbraio)

Operette morali (11 marzo)

Quartett/Le relazioni pericolose (27 marzo)

La tempesta (19 marzo)

Prezzi abbonamento C (6 spettacoli)

Posto unico numerato € 102,00

ABBONAMENTO D (9 spettacoli)

Verdi, narrar cantando (13 dicembre)

La grande magia (17 gennaio)

Il servitore di due padroni (28 gennaio)

La cantatrice calva (5 febbraio)

L’impresario delle Smirne (26 febbraio)

Operette morali (11 marzo)

La tempesta (19 marzo)

Quartett/Le relazioni pericolose (27 marzo)

Le voci di dentro (9 aprile)

Prezzi abbonamento D (9 spettacoli)

Platea e palchi € 155,00

Galleria € 119,00

Loggione €    79,00

LA PROSA 2013.2014 I BIGLIETTI

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Verdi, narrar cantando (12 e 13 dicembre)

La grande magia (16 e 17 gennaio)

La cantatrice calva (4 e 5 febbraio)

L’impresario delle Smirne (25 e 26 febbraio)

La tempesta (18 e 19 marzo)

Le voci di dentro (8 e 9 aprile)

Platea e palchi € 21,00 € 19,00*

Galleria € 14,00

Loggione € 10,00

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Il servitore di due padroni (28 gennaio)

Operette morali (11 marzo)

Quartett/Le relazioni pericolose (27 marzo)

Platea, palchi e galleria € 17,00 € 15,00*

Loggione € 10,00

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Sogno di un valzer (26 dicembre)

Platea e palchi € 25,00 € 22,50*

Galleria € 18,00

Loggione € 12,00

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PaGAGnini (31 dicembre)

Platea e palchi € 50,00

Galleria € 35,00

Loggione € 25,00

PaGAGnini (1 gennaio)

Platea e palchi € 21,00

Galleria € 14,00

Loggione € 10,00

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Un canto di Nalate (5 e 6 gennaio)

Posto unico adulti € 10,00

Ridotto per bambini e ragazzi fino a 15 anni € 5,00

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* Riduzione per giovani fino a 25 anni, per gruppi organizzati, per possessori di City-Card emessa dal Servizio di Promozione Turistica Provincia di Cremona, per soci Coop

Biglietto studenti per tutti gli spettacoli esclusi PaGAGnini (31 dicembre) e Un canto di Nalate (5 e 6 gennaio)

Posti di Platea e Palchi (secondo disponibilità) € 8,00

Per gli studenti di tutte le scuole di ordine e grado e delle Università è previsto un biglietto agevolato. I docenti che desiderano prenotare per gruppi o classi devono inoltrare la richiesta con apposito modulo di prenotazione all’Ufficio Promozione Scuole del Teatro (0372.022.013). Per usufruire dell’agevolazione gli studenti universitari dovranno esibire il tesserino allo sportello della biglietteria.

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Barbara Sozzi

Ufficio stampa

Fondazione Teatro A. Ponchielli

Corso Vittorio Emanuele, 52- 26100 CREMONA

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