MED IN ITALI – Coltivare piante grasse

Med In Itali sono quattro ragazzi che già da tempo suonano insieme. Loro stessi dicono che il loro disco è “una contaminazione di generi” e lo mettono nella cartella della musica alternativa. Lo può confermare anche la diversità degli strumenti, sia classici (come la chitarra acustica) sia strumenti più particolari (come il sassofono). Per me però l’opera dei Med In Itali è vicinissima a brani jazz e funk, quindi più ambiziosi, e forse per questo mi piace così tanto. Senza dubbi li hanno aiutati tanto i due ospiti sul disco, jazzisti di fama nazionale: Matteo Negrin e Luca Begonia.

Non so se riesco a individuare dei brani che mi piacciono di più, sono tutti molto carini. Gli ascoltatori apprezzano già la prima canzone Perle umide con un il suo ritmo “stentato”. Molto bello è il brano intitolato Schiava di un’idea – leggermente alternativo e fortemente jazz. Mi piace particolarmente anche Rabbia con delle bellissime parti di chitarra. Sul disco si trovano anche brani leggeri, “buffi”, come per esempio 7 Fiori o quelli piuttosto rock come Piante grasse oppure Cambiato sono. Ma nemmeno questi sono privi di una certa ambizione che sentiamo per esempio nell’armonia.

TRACKLIST:

1. Perle umide
2. 7 fiori
3. Coltivare piante grasse
4. Non mi stanco
5. Musicista precario
6. Schiava di un’idea
7. Cambiato sono
8. Mia identità
9. Rabbia
10. La luce del sole
11. Svanita paura

www.medinitali.info

Iga