Il debutto di Kindness è stato ispirato dalla musica degli anni ottanta. La maggior parte delle canzoni del disco sono cover che mantengono l’atmosfera del passato, ma ci danno anche una freschezza di chillout.
Già dall’inizio le composizioni ci intrigano. Mi è piaciuta tanto la fine del primo brano, dove le melodie suonate dai sassofoni si sovrappongono. Kindness usa spesso gli echo e le voci si sciolgono piacevolmente. Così succede nella cover Anyone can fall in love. La canzone originale sembrava essere di plastica, invece la composizione fatta da Kindness è più leggera e più interessante.
Vale la pena notare anche i ritmi energici e il bit interessante. Questo è un grande pregio dell’arraggiamento. Inoltre ogni brano è diverso. Kindness gioca con le melodie e i toni, a volte questo mix sembra uno sbaglio, un’ esagerazione, ma alla fine ti rendi conto che tutto ha un suo posto. E proprio grazie ai tanti mix di arrangiamenti le canzoni sono dinamiche e non ci annoiano.
Vi suggerisco di cominciare proprio dal primo brano strumentale, Seod, che vi dà un’idea del disco.
Tracklist:
1. Seod
2. Swingin’ Party
3. Anyone Can Fall In Love
4. Gee Wiz
5. Gee up
6. House
7. That’s Alright
8. Cyan
9. Bombastic
10. Doingsong
Iga